Forum Piscine

buonasera Signora Rossana. Vorremo costruire una piccola piscina in cemento armato nel nostro giardino accanto alla nostra casa. La casa e' in zona d1 artigianale/industriale composta da magazzino artigianale nel piano terra e da due abitazioni al piano superiore. La burocrate dell'ufficio tecnico del comune non vuole rIlasciarci i permessi perche' a suo dire non puo' giustificare una piscina in zona industriale perche' testuali parole non possiamo dire che verra' usata dagli operai per fare il bagno. Non ha fatto riferimento ad alcuna norma o regolamento. Ho fatto ricerche su internet ma non ho trovato da nessuna parte che non si possa costruire in zona industriale. A questo aggiungo che nella costruzione ci sono anche due appartamenti che pagano ici e tasse regolarMente. Tutto costruito regolarmente ovviamente. Le chiedo: ha avuto altre esperIenze come la mia? Come procederebbe al mio posto? mi aiuti la prEgo perche' viviamo in un piccolo comune della provincia di Bologna sprOvvisto di piscina e mia moglie ha due protesi d'anca e deve fare regolarmente nuoto. Ma per i burocrati l'importante e' non fare nulla e non farti fare nulla.

La situazione che lei descrive è abbastanza particolare e necessita di un breve approfondimento. Per non darle una risposta veloce che però potrebbe rivelarsi errata le chiedo un giorno di tempo. Sicuramente l'argomento che ei ha proposto può interessare altri iscritti al forum, io mi documenterò e chiedo anche ad altri che partecipano di segnalarci eventuali casi simili. A presto!

Buonasera,

sono un collaboratore di Professione Acqua e mi occupo di questioni urbanistiche. Basandomi su quello che ha scritto posso dirle che se c'è stata la possibilità di realizzare l'abitazione in zona d1 non credo ci siano problemi per la piscina in quanto sarebbe a pertinenza dell'abitazione e non del capannone; pertanto le consiglio la consultazione delle norme del Piano Regolatore e del Regolamento Edilizio del suo Comune per verificare i vincoli che gravano sulle zone d1 come quella dove si trova la sua casa. Un altro consiglio che mi sento di darle è quello di puntare sull'aspetto terapeutico della vasca per le problematiche di sua moglie, magari allegando alla prossima richiesta il quadro clinico in cui viene espressamente richiesto di far attività riabilitatoria in piscina. Spero di esserle stato d'aiuto, buona serata.

Tempo fa, ne ho realizzata una in zona artigianale concessionandola come vasca antincendio sottomettendola ai VVFF e portando per loro una manichetta d'attacco sulla recinzione controstrada.
Non c'è scritto da nessuna parte che la vasca antincendio possa contenere + acqua dei minimi richiesti, nè che quest'acqua possa essere o meno filtrata.
Tenga presente comunque che in caso di necessità e forze maggiori, i VVFF sono autorizzati comunque a prelevere l'acqua di qualsiasi vasca privata o pubblica che sia.
Cordiali saluti
Ing. Mario Giovannoni

grazie per le risposte.
Attendo la gentile risposta della Signora Rossana.

Eccomi.
Concordo con quanto ha scritto Riccardo Pennati: anche se la piscina si trova in una zona non residenziale rimane di pertinenza della abitazione, quindi la motivazione che le ha esposto l'ufficio tecnico a mio parere non è sufficiente per negare l'autorizzazione. Le consiglio di insistere e di farsi dare eventualmente una motivazione vera e propria per il diniego. Nel caso in cui la risposta fosse "provi a presentare la domanda e poi vedremo" io la presenterei, precisando molto esplicitamente che la piscina è ad uso esclusivo dell'abitazione e delimitando in modo netto, se possibile, la zona della piscina rispetto all'area del capannone. Ci faccia sapere come è andata!