Rivestimento per piscine in PVC: produzione, posa e cura

L’utilizzo dei manti sintetici per il rivestimento di piscine è iniziato più di 50 anni fa negli Stati Uniti; col passare del tempo però, il polietilene e il polipropilene sono stati sostituiti dal PVC, un materiale termoplastico ricavato dal petrolio e dal sale, totalmente riciclabile, che ha migliorato considerevolmente la qualità di vita dell’uomo.

In Europa, questo rivestimento è stato poi modificato interponendo all’interno di due strati da 0,75 un’armatura di rete di poliestere, così da migliorarne la resistenza e renderlo adattabile ad ogni ambiente.

Di seguito il processo di ottenimento del PVC:

processo ottenimento pvc

Sistemi di produzione dei rivestimenti per piscine in PVC

La produzione di PVC avviene secondo tre sistemi di produzione differenti.

1. Calandratura

La calandratura consiste nel passaggio della massa fluida (composta da PVC, plasticanti, additivi, coloranti ecc…) attraverso una serie di rulli caldi e poi freddi sino al raggiungimento dello spessore e della dimensione della foglia richiesta.
Terminata questa fase, la rete in poliestere di armatura viene interposta tra due foglie grazie ad un macchinario denominato accoppiatore. Infine, riscaldando e pressando il tutto, si ottiene la versione finale del rivestimento in PVC.

2. Spalmatura

Nella spalmatura il fluido di PVC viene steso su un supporto che può essere di vario tipo (carta siliconata, armatura in poliestere o altro) e che scorre al di sotto delle vasche contenenti il PVC. Dall’apporto continuo di materiale per spessori successivi si ottiene infine il rivestimento nello spessore e nelle dimensioni richieste.

3. Estrusione

L’estrusione consiste nel passaggio della massa fluida, spinta da una vite senza fine, attraverso una fessura detta “testa piana”: regolando opportunamente tale fessura si ottiene lo spessore richiesto del rivestimento. La fase successiva prevede il medesimo accoppiamento della calandratura.

Anche se gestiti da operatori esperti, da una tecnologia adeguata e da materiali di alta qualità, questi tre sistemi di produzione propongono tre gradi di “compattezza” della foglia differenti.

Negli ultimi anni alcune aziende hanno introdotto un’ulteriore miglioria: la laccatura. Questa si ottiene attraverso la stesura di una particolare lacca acrilica sulla superficie della foglia, che andrà a contatto con l’acqua.
I vantaggi di tale procedimento sono molteplici:

  • maggior durevolezza;
  • minore decolorazione del rivestimento nel corso del tempo;
  • maggiore facilità di pulizia;
  • maggiore resistenza a macchie, alghe e muffe.

Posa del rivestimento in PVC

posa pvc

Una delle qualità più apprezzate del rivestimento in PVC per piscine è certamente la sua facilità di posa e il relativo basso costo. L’attrezzatura richiesta è assai semplice: basta infatti un saldatore ad aria calda con relativo rullino oltre che forbici, cutter, metro e poco altro.
Per una migliore esecuzione della posa possono essere utili accessori più specifici:

  • Lamierini plastificati
  • Bordini di ancoraggio
  • Feltro (TNT) da interporre tra il rivestimento e il supporto

Saldatura

La saldatura è la fase più importante del processo di posa: essa consiste nel riscaldare i lembi sovrapposti ed i due teli in modo da realizzare una vera e propria termo-fusione: se la saldatura è buona i due lembi creeranno un corpo unico.
Naturalmente, la buona esecuzione di dettagli quali angoli, scale, bocchette e altro è assai importante ai fini del buon risultato e dell’effetto estetico finale; sarà dunque utile affidare questo processo ad una manodopera qualificata. Non a caso, molte delle aziende produttrici di rivestimenti per piscine organizzano corsi di posa per operatori di diverso livello.

Cura e manutenzione della piscina in PVC

robot piscina

Il rivestimento in PVC è apprezzato anche per la sua facilità di manutenzione e di cura. Bastano infatti poche e semplici precauzioni per far sì che la propria piscina duri più a lungo.

Ecco i nostri migliori consigli per la cura e la manutenzione del rivestimento in PVC:

  • Utilizzare un trattamento a base di cloro (preferibilmente una soluzione in polvere o granulare) per ripulire la superficie dalla presenza di eventuali funghi o alghe;
  • acquistare un robot per la pulizia della piscina, un dispositivo in grado di rimuovere sporco e detriti dal fondo e dalle pareti della vasca;
  • effettuare un trattamento anti-calcare svuotando la piscina e spazzolando adeguatamente fondo e pareti;
  • pulire frequentemente lo Skimmer.

 

Il rivestimento in PVC è dunque una soluzione pratica e versatile, essendo un materiale applicabile su qualsiasi struttura. L’ invito che possiamo dare è di affidarsi con assoluta tranquillità a tale materiale, consci di avere a disposizione un prodotto affidabile, tecnologicamente avanzato ed esteticamente piacevole.

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Accessori fondamentali per piscine pubbliche

Sia che tu abbia già in gestione una piscina pubblica (coperta o all’aperto) o che voglia aprirne una, è importante che prenda in considerazione, nel caso non lo avessi già fatto, di acquistare alcuni accessori estremamente importanti ed utili per rendere piacevole il soggiorno dei clienti. In questo articolo te ne mostreremo alcuni per lo sport in acqua, la sicurezza, l’igiene e per migliorare la piscina dal punto di vista del design.

Quello che serve per sport e gare

corsie galleggianti per piscine

Per fare in modo che i bagnati possano nuotare in tutta tranquillità e in modo ordinato senza scontrasi tra loro, ti consigliamo di utilizzare delle corsie galleggianti. Questa tipologia di accessorio è molto facile da installare, grazie agli appositi ganci da fissare agli ancoraggi, che a loro volta andranno installati sulle pareti della vasca. Ovviamente dei carrelli e rulli avvolgitori in cui riporle sono fondamentali per tenere le corsie sempre in ordine e pulite.

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Novità robot da piscina 2017

Passaggio fondamentale per assicurarsi di tenere la piscina nelle migliori condizioni possibili è la sua pulizia: questo per far sì che l’acqua in cui si fa il bagno sia pulita e sicura per tutti.

Scegliere gli strumenti adatti alla pulizia della piscina o districarsi nella giungla di offerte e modelli non è però semplice e immediato e specialmente per i robot da piscina, l’impresa può rivelarsi scoraggiante.

Oggi vi presentiamo perciò 5 nuovissimi modelli di robot da piscina appartenenti a marche diverse per rendervi le cose un po’ più semplici e aiutarvi nella scelta, cercando di sottolineare i punti di forza di ognuno.

ROBOT PISCINA OV 3500 VORTEX BY ZODIAC

OV 3500 VORTEX - telecomando

In grado di calcolare il percorso più efficiente grazie alla sua tecnologia 3D Sensor che gli permette di correggere automaticamente la traiettoria analizzando la forma della vasca ed eventuali ostacoli presenti sul fondo, Vortex Ov 3500 si dimostra il robot più intelligente concepito da Zodiac.

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Novità pompe di calore per piscina 2017

Se desiderate avere sempre una determinata temperatura dell’acqua o volete prolungare la stagione di balneazione oltre l’estate, allora le pompe di calore per piscina sono la soluzione ideale che fa per voi.

Grazie a pompe di calore per piscina sempre più performanti, economiche ed ecosostenibili, sarà ora possibile utilizzare la propria piscina già da inizio primavera fino all’autunno, rilassarsi e fare bagni lunghi senza essere più essere condizionati dalla temperatura esterna.

Il sistema di riscaldamento diventa il miglior alleato per potersi concedersi comunque un bel bagno quando la situazione meteorologica non consente all’acqua della vasca di raggiungere temperature accessibili.

La cosa importante è scegliere il giusto modello della pompa di calore che risponda alle vostre aspettative e alle esigenze della vostra piscina, specialmente quando le motivazioni per volere una piscina riscaldata sono davvero tante.

Oggi vi presentiamo 4 nuovissimi modelli di pompe di calore per piscina per un confronto che sicuramente vi sarà d’aiuto in questa scelta.

Scegliere una pompa di calore per piscina: consigli

pompe di calore

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, proponendo pompe di calore dai consumi sempre più ridotti e con rese sempre più elevate in grado di funzionare trasferendo l’energia presente nell’atmosfera direttamente nell’acqua, riuscendo così a riscaldarla.

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Benefici e caratteristiche della sauna finlandese

Sauna finlandese: che cos’è e come funziona

La sauna finlandese, conosciuta anche come “Sauna secca” per la sua bassa umidità tra il 10% e il 20% e una temperatura tra gli 80 e i 100 °C, rappresenta un antico trattamento di benessere. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche della sauna finlandese, il suo funzionamento, e i numerosi benefici che offre.

Caratteristiche della sauna finlandese

La sauna finlandese è costituita da una cabina in legno, spesso realizzata con abete canadese o pioppo, e coibentata con uno strato di lana di vetro. All’interno, le panche sono disposte a diverse altezze, permettendo agli utenti di regolare l’intensità del calore, più alto si sta più fa caldo. 

panche spa finlandese

Le saune moderne presentano anche una porta in vetro, contribuendo a evitare sensazioni di claustrofobia.

La potenza media delle saune finlandesi è di circa 4500 W, e le dimensioni variano in base al numero di posti disponibili, che possono arrivare fino a 15.

Come funziona una sauna finlandese

La sauna finlandese può essere alimentata da una stufa a legna, pietre laviche o anche essere di tipo elettrico, una scelta comune per la sua facilità d’uso. La stufa riscalda le pietre, generalmente laviche e squadrate, che a loro volta riscaldano l’ambiente. Per generare umidità, è possibile versare acqua minerale o termale sulle pietre.

stufa sauna finlandese

Ricorda di lavarle periodicamente, per rimuovere la polvere che si deposita su di esse.

Molte saune sono dotate di un timer, che permette di regolare il tempo di permanenza al loro interno, per evitare di rimanere al loro interno troppo a lungo.

Consigli d’uso

Soprattutto durante le prime sedute è consigliato limitare la permanenza ad un massimo di 10/15 minuti a 80°C circa, con livelli di vapore contenuti. Si suggerisce inoltre di alzarsi cautamente dalla panca, per evitare giramenti di testa, e fare una doccia con acqua fresca a getto calmo, per riportare il corpo ad una temperatura normale.
Si consiglia inoltre di bere un bicchiere d’acqua o un infuso per reintegrare liquidi e sali minerali a fine trattamento e riposarsi per un quarto d’ora su un lettino. In caso di patologie o disturbi particolari si raccomanda di consultare il medico prima di utilizzare una sauna finlandese, per assicurarsi che non ci siano controindicazioni. È infatti un trattamento sconsigliato a chi ha problemi di cuore o alle donne in gravidanza.

sauna finlandese con persone

Benefici della sauna finlandese

La sauna finlandese non offre solo una traspirazione ottimale della pelle, grazie alla temperatura e all’umidità raggiunte, ma anche altri benefici significativi. Tra questi, l’eliminazione di tossine, cellule morte e residui di grasso attraverso la sudorazione, contribuendo a mantenere la pelle tonica e luminosa. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna, linfatica e accelera il recupero muscolare, rendendola ideale per gli sportivi. La sauna finlandese contribuisce anche alla prevenzione di infiammazioni, raffreddori e influenza, oltre a favorire il relax e il benessere quotidiano.

In sintesi, dedicare solo 15 minuti alla sauna finlandese può rappresentare un modo efficace per migliorare il proprio stile di vita. Oltre a favorire il relax, questa antica pratica offre una serie di benefici fisici che contribuiscono al benessere generale.

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Chiusura invernale della piscina fuori terra: istruzioni e consigli

Quando arriva l’inverno è importante chiudere correttamente la tua piscina invernale fuori terra, per evitare che il freddo possa provocare danni importanti. I problemi principali sono causati da gelo, intemperie, dal ristagno dell’acqua e anche da sabbia e salsedine, se la vasca si trova vicina al mare.

In questo articolo, esploreremo l’importanza di seguire una corretta procedura di chiusura invernale per preservare la tua piscina.

Perché non svuotare la piscina in inverno

piscina-vuota

La prima regola fondamentale è evitare di svuotare la vasca durante l’inverno, a meno che non possieda una piscina morbida in PVC. Se lo facessi, il freddo e il sole potrebbero danneggiare il rivestimento non protetto dall’acqua. La scelta di coprire o lasciare scoperta la piscina avrà un impatto significativo sulla sua manutenzione.

Coprire o lasciare scoperta?

L’utilizzo di coperture invernali per piscina, associate ai prodotti chimici appropriati, consente di spegnere l’impianto di filtrazione durante la stagione di non utilizzo. Questo comporta un gran risparmio energetico ed economico, oltre a mantenere l’acqua pulita, per un facile riapertura.

È possibile non coprire la piscina, ma non è una scelta consigliabile, perché dovresti lasciare acceso l’impianto di filtrazione e continuare con i consueti trattamenti chimici per tutto l’inverno. 

La decisione deve basarsi sulla praticità, costi (sia per l’energia elettrica, che per i prodotti chimici) e il tempo da impiegare alla riapertura.

Procedure per la chiusura invernale delle piscine fuori terra rigide

Per le piscine fuori terra rigide, il processo di chiusura è simile a quello delle piscine interrate. 

Questi sono i passaggi chiave:

  • Pulisci il fondo e superficie della piscina, con l’aiuto di un robot, se ne possiedi uno. Altrimenti puoi utilizzare un pulitore idraulico o una scopa puliscifondo. Per togliere i detriti dalla superficie, invece, opta per un retino.
  • Assicurati che il prefiltro sia libero dallo sporco
  • Se hai un filtro a sabbia, esegui il controlavaggio, smaltendo correttamente l’acqua clorata, e rimuovi la sabbia. Se hai un filtro a cartuccia, rimuovila ed elimina le incrostazioni.
  • Effettua un trattamento shock dell’acqua, tenendo acceso l’impianto di filtrazione per almeno 24 ore.
  • Regola del pH tra un valore tra 7,2 e 7,6
  • Utilizza uno svernante e un alghicida, se il primo prodotto non lo contiene.
  • Stendi la copertura invernale per piscina e spegni l’impianto di filtrazione. Ricordati di utilizzare il sistema che preferisci per evitare la formazione di pozze d’acqua sul telo. Puoi optare per un AirTube, un cuscino ad aria o per una pompa svuotateli.

Chiusura invernale delle piscine fuori terra morbide

Le piscine fuori terra morbide richiedono cure particolari. Se le temperature nella tua zona scendono al di sotto di -5°C, è consigliabile smontarle, per evitare che si rovinino irrimediabilmente. Per temperature superiori a -5°C, è possibile scegliere tra tenere la piscina montata e chiuderla per l’inverno, seguendo le stesse procedure delle piscine rigide.

Cosa fare per smontare la piscina fuori terra

  1. Pulisci la superficie dell’acqua con un retino
  2. Rimuovi tutti gli accessori, come skimmer, scalette e gonfiabili. Falli asciugare per bene e riponili al coperto
  3. Svuota la piscina, smaltendo in modo corretto l’acqua clorata
  4. Pulisci l’interno della piscina, usando un panno morbido, acqua calda e un detergente neutro. Quando svolgi questa operazione presta attenzione a non scivolare e a non portare all’interno della vasca degli oggetti appunti che potrebbero danneggiare il liner. Sciacqua bene, fai defluire l’acqua in eccesso.
  5. Smonta eventuali supporti in metallo. Puliscili e ripornili in un luogo asciutto.
  6. Fai asciugare completamente il rivestimento interno, poi cospargilo con del talco o dell’amido di mais, così da far assorbire tutta l’umidità
  7. Piega il liner, in modo che non faccia troppe pieghe
  8. Svuota tutti gli elementi del sistema di filtrazione, sciacquali, falli asciugare e sistemali al coperto. Se la cartuccia di filtrazione è in buono stato, puliscila, altrimenti sostituiscila

Prendersi cura della tua piscina fuori terra durante la chiusura invernale non è complicato, bastano poche azioni svolte nel modo giusto e potrai godere di una piscina ben mantenuta e pronta per la riapertura nella stagione successiva.

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Manutenzione e trattamento dell’acqua delle piscine idromassaggio

La cura adeguata delle vasche spa e delle minipiscine idromassaggio è essenziale per garantire un’esperienza balneare sicura e piacevole. Nell’ottica di preservare la qualità dell’acqua e tutelare la struttura e l’impianto di filtrazione, è fondamentale utilizzare prodotti specifici.
Vediamo ora come svolgere correttamente la manutenzione della tua piscina idromassaggio, per garantire una lunga durata della struttura e prestazioni ottimali.

vasca idromassaggio

Trattamento dell’acqua della piscina idromassaggio

Come per le piscine, anche i valori dell’acqua delle piscine idromassaggio, come il bromo e il pH, devono essere monitorati frequentemente. I valori raccomandati sono rispettivamente tra 7,6 – 8 per il pH e 3-4 mg/l per il bromo. È possibile effettuare test accurati utilizzando kit in pastiglie, test-strip specifici per vasche idromassaggio o un più tecnologico fotometro.

prodotti chimici piscina

Per mantenere questi valori, è importante evitare l’uso di prodotti tradizionali come quelli a base di cloro o schiumogeni, poiché non funzionano correttamente con l’acqua a elevate temperature. Ti consigliamo di utilizzare prodotti a base di ossigeno o bromo. 

Tutti i chimici necessari si possono trovare nel pratico kit di mantenimento per vasche idromassaggio, che comprende un alghicida multifunzione, il correttore pH, l’ossigeno attivo e il bromo, per la disinfezione dell’acqua.

trattamento chimico vasche idromassaggio

In caso di acqua particolarmente dura, ti consigliamo di utilizzare anche un sequestrante (chiamati così perché catturano il calcare), così da avere meno depositi sulle pareti e sul filtro. Se, oltre al calcare, sono presenti anche dei metalli pesanti puoi usare No Calc Met, per risolvere entrambi i problemi.

Utilizzando questi prodotti le dosi settimanali da utilizzare sono le seguenti:

  • Bromo: indicativamente una pastiglia ogni 2 metri cubi, in accordo con la percentuale di cloro suggerita.
  • Alghicida multifunzione: circa 10 gr al metro cubo.
  • Ossigeno granulare: 10 – 15 gr al metro cubo.
  • No-Calc o No Calc-Metal: 30 – 40 grammi ogni metro cubo, da valutare dopo l’analisi dell’acqua.

Per le vasche spa di piccole dimensioni occorre intervenire settimanalmente con il bromo, l’alghicida multifunzione e l’ossigeno attivo granulare. Per le piscine spa di maggiori dimensioni, invece, si può alternare di settimana in settimana l’uso del bromo e dell’ossigeno attivo ( preferibilmente liquido ), che funge da agente per i trattamenti shock.

Manutenzione piscine idromassaggio

Ti consigliamo di svuotare periodicamente la tua piscina idromassaggio, per eliminare le incrostazioni che si potrebbero formare sulle pareti. Per pulirla puoi utilizzare un prodotto acido sgrassante, anche diluito, che può facilmente eliminare la maggior parte delle macchie. Invece, per rimuovere residui di grassi o creme solari, conviene utilizzare un detergente alcalino. Questo prodotto è un tensioattivo e può generare molta schiuma, dunque è importante utilizzarlo solo quando si svuota la vasca e, dopo l’utilizzo, sciacquare abbondantemente. Prima di svuotare la vasca, è consigliabile abbassare il valore del pH sotto i 7, introdurre un litro di ossigeno liquido e attivare un paio di cicli di idromassaggio. In questo modo si può ottenere una sanificazione completa, filtro e tubazioni comprese. Se la piscina riscaldata è dotata di bordo quest’ultimo può essere pulito con un prodotto disincrostante, utilizzando una spugna e facendo attenzione che il composto non finisca in vasca.

Seguendo attentamente queste linee guida di manutenzione, potrai godere a lungo delle tue vasche spa e minipiscine idromassaggio, garantendo sicurezza e prestazioni ottimali. L’uso di prodotti specifici e la cura regolare contribuiranno a preservare la qualità dell’acqua e prolungare la vita della tua struttura idromassaggio.

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Alcune idee per un giardino rigoglioso intorno alla piscina

La piscina può essere ancora più bella se creaimo un bell’ambiente intorno ad essa. Gli elementi per creare un ambiente bello nel suo complesso sono l’arredo e la vegetazione.

Per quanto riguarda l’arredo le scelte oggi a disposizione sono ormai molte: dalle docce da giardino colorate e dal design accattivante, agli sdraio griffati. L’importante è che il giardino mantenga sempre un equilibrio tra l’ariosità e l’ampiezza degli spazi e un punto di raccolta per la convivialità.un giardino troppo grande e vuoto risulta spaesante, mentre uno troppo riempito di oggetti e piante può mettere a disagio.  lo stile dell’arredo può essere il più vario per forme e colori, sta al gusto personale giudicare se si armonizzi bene col contesto della vegetazione e della casa, ma a volte anche gli stili contrastanti possono essere molto stimolanti da un punto di vista estetico.

Per quanto riguarda la vegetazione, il discorso è simile per un certo verso. occorre sempre considerare che le piante richiedono una manutenzione costante, per cui, prima di crare un foresta amazzonica è meglio pensare alle risorse di tempo che potete dedicarvi e pensare ad alcuni accorgimenti, come un sistema di tubi per irrigazione, sistemi per impedire la crescita delle erbacce, l’acquisto di un prato in rotoli, etc. Uno dei problemi che spesso insorge nella convivenza tra piscina e vegetazione è quello della caduta delle foglie, che se le piante sono vicine alla vasca, rischiano di rimepirla, richiedendo qundi uno sforzo aggiuntivo di rimozione. per evitare questo bastano degli accorgimenti negli spazi o nei tipi di piante da immettere. nella scelta delle piante c’è anche da considerare le conseguenze che le singole piante hanno, meglio ad esempio evitare piante a cui molte persone sviluppano allergia, come l’ambrosia, etc. meglio anche evitare gli alberi da frutto, che attirano molti insetti fastidiosi mentre ci si gode il meritato relax! Può invece essere utile utilizzare alberi alti con vegetazione fitta per creare un effetto copertura, a volte utile per la privacy.

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La chiusura invernale di una Vasca Idromassaggio Spa

La chiusura invernale di una vasca spa idromassaggio è una procedura importante a cui porre particolare attenzione.

Ecco i passaggi da svolgere:

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Come interrare una Piscina Fuori Terra

Esistono diverse tipologie di piscine fuori terra, alcune sono in PVC morbido, altre sono più robuste e rigide. Queste possono essere interrate o seminterrate, lasciando emergere la vasca dal terreno di circa 20 cm, purché la struttura portante non venga modificato

interrare piscina fuori terra

In questa guida, ti spiegheremo passo dopo passo come farlo, con un occhio attento alla praticità e all’estetica. Cominciamo!

Permessi per interrare una piscina fuori terra

Prima di immergerti nel montaggio della tua piscina, assicurati di ottenere i permessi necessari dall’ufficio tecnico comunale. Le modifiche al terreno richiedono spesso della documentazione, quindi informati sui requisiti specifici per la tua area. Ora, iniziamo a vedere del lato più pratico!

Collocazione

La prima cosa da fare è individuare la zona migliore dove posizionare la tua piscina. Trova una zona pianeggiante, sicura e libera da radici o pietre che potrebbero danneggiare la tua vasca. Il terreno deve sostenere il peso della struttura e la pressione dell’acqua, che varia con l’altezza della piscina. Scegli un luogo soleggiato, per mantenere l’acqua il più calda possibile, riparato dal vento e lontano da piante che potrebbero sporcare la tua piscina. Cerca anche un’area vicina a reti idriche, scarichi e prese elettriche, stando attento a non interferire con tubature già esistenti.

Assicurati di avere spazio anche per un gruppo filtrante al livello del fondo, uno scarico o un drenaggio per evitare allagamenti.

Preparazione del terreno

  • DELINEAZIONE dello spazio dove deve essere installata la piscina.
    • Se la piscina fuori terra è rotonda il diametro dello scavo deve essere maggiore di 1 metro ad essa
    • Se la piscina è ovale o rettangolare la dimensione dello scavo deve essere maggiore di 1 metro alla sua lunghezza e maggiore di 2 metri alla sua larghezza
  • SCAVO
    • Prima di cominciare pensa a dove vuoi sistemare la scaletta e a dove si trovano skimmer e bocchette d’immissione
    • La profondità dello scavo deve essere di 15 cm in più rispetto all’altezza della vasca, per lasciare spazio alla platea in cemento
  • PLATEA
    • Realizza una platea in calcestruzzo di fondo spessa 15 cm, con rete metallica elettrosaldata da lisciare e livellare
    • Appoggia sopra alla platea un materassino in feltro o in polistirolo espanso come sottofondo per evitare danni al liner.
platea piscina fuori terra interrata

Installazione della piscina fuori terra

  1. Monta la tua piscina seguendo le istruzioni di montaggio e collega l’impianto di filtrazione alle tubazioni.
  2. Riempi la vasca d’acqua il prima possibile.
  3. Proteggi la struttura con fogli di polistirolo espanso spessi 20 mm all’esterno, fissandoli con nastro adesivo, per evitare danni durante il riempimento.
  4. Riempi lo spazio tra il declivio e la struttura con calcestruzzo magro, distribuendolo in modo uniforme e in tappe, per assicurare un assetto ottimale.
installazione piscina fuori terra interrata

Interrare una piscina fuori terra può essere un’ottima idea se stai pensando di dare un tocco unico al tuo giardino. Segui attentamente i nostri consigli, e trasforma il tuo spazio esterno in un’oasi di relax e divertimento. Ricorda, la cura e l’attenzione durante il processo sono la chiave per evitare danni futuri. 

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